domenica 18 marzo 2012

Presentazione Lista Civica Meda "Civiltà Italiana"

Flavio
A G O S T O N I
Sindaco


Meda -  Punti programmatici
"Civiltà Italiana"

Per contribuire a ritessere una nuova unità nella Comunità brianzola, occorre una battaglia delle idee, occorre rendere chiari e visibili gli “interessi” della Comunità, occorre avere sensibilità verso gli obbiettivi e le ragioni che ci uniscono. La differenza tra onestà amministrativa e malaffare non può certo essere considerata un retaggio d’altri tempi: é e resterà il caposaldo del nostro movimento.


L’urbanistica
Le nostre città sono al limite della saturazione urbanistica: non esiste la possibilità di considerare ancora il territorio come un bene totalmente disponibile. Occorre puntare sulla qualità; ciò significa costruire edifici ecocompatibili e soprattutto regole certe e stringenti che impediscano la speculazione selvaggia, terreno di conquista per le mafie. Sarà promossa e agevolata la realizzazione di nuove costruzioni o ristrutturazione totale delle esistenti, senza consumo di terreno vergine ed in conformità a tecniche costruttive ad alto risparmio energetico, anche per i materiali utilizzati; si attuerà la certificazione di tali interventi sulla base di classi d’appartenenza. Occorre
migliorare l’arredo urbano riducendo l’impatto di elementi di disordine.
Parcheggi: potenziarne la dotazione sia di quelli pubblici sia di quelli privati; particolare attenzione sarà data alla realizzazione di parcheggi funzionali al raggiungimento del centro cittadino. Migliorare i collegamenti viabilistici anche attraverso un Regolamento edilizio che non sacrifichi il pubblico agli interessi dei singoli: ogni intervento edilizio deve essere commisurato con una prospettiva che intenda aumentare l’accesso pubblico-viabilistico alla vivibilità cittadina.


L’impresa
Per la Brianza il lavoro è sicuramente il tema più rappresentativo, e per Meda in particolare. Le piccole imprese in genere, e quelle artigianali in particolare, dimostrano la realtà produttiva del territorio, realtà che è spesso ignorata quando si tratta di riconoscerle dei meriti, ma che è ben conosciuta dalla burocrazia quando vuole ostacolarla. Eppure il sistema della piccola impresa è un modello anche per gli stranieri, ed è il modello che ha dimostrato di saper meglio resistere nelle crisi economiche che ormai sono ricorrenti.
I disagi degli artigiani e dei piccoli imprenditori risiedono soprattutto nella difficoltà di trovare finanziamenti e nella necessità di ammortizzare i costi della burocrazia. E’ noto, infatti, che le piccole imprese e gli artigiani non sempre sono in grado di offrire quelle garanzie concrete che il credito del sistema bancario impone loro. La creazione dello sportello unico per le imprese non sempre è sufficiente; la comunità locale dovrebbe prendere coscienza che la mancanza dell’impresa genera disoccupazione e svuotamento. Occorre pensare a creare spazi per insediamenti produttivi, recuperando soprattutto vecchie strutture. Se le imprese abbandonassero la città, Meda perderebbe il suo carattere distintivo.

 

Il commercio

L’invadenza della Grande Distribuzione è ormai un dato di fatto. Adeguando la propria offerta al cambiamento delle abitudini dei cittadini, essa raccoglie un maggior apprezzamento da parte dei consumatori. La presenza dei grandi centri commerciali ha sicuramente contribuito alla crisi del piccolo e medio commercio, ma occorre riconoscere che questa crisi dipende anche da altri fattori, quali l’eccessiva pressione fiscale, i costi di gestione sempre più onerosi, la concorrenza di attività commerciali abusive e la difficoltà di raggiungere il centro urbano dedicato al commercio.
Per affrontare questo problema ed evitare che le città diventino dormitori con un’insufficiente rete commerciale al servizio dei cittadini, il Comune deve promuovere tutte quelle iniziative che, in qualche modo, siano in grado di frenare l’esodo dei negozi dal centro; la riqualificazione del centro semi abbandonato deve tener conto che le attività commerciali vivificano la città nel suo insieme. La lotta all’abusivismo è fattore essenziale.


L’ambiente
Gli obbiettivi delle politiche ambientali devono tendere ad essere orientate allo sviluppo sostenibile. Nell’ambiente, inteso come insieme di habitat, si tramanda non solo il conoscere, il saper fare ma anche, forse ancor più importante, il saper essere. Saper essere uomini attaccati alle proprie radici storiche, sociali e culturali, abitanti di un preciso territorio con le sue ricchezze, con le sue particolarità. E questo è una peculiarità del nostro pensiero.
In tema di rifiuti urbani, non può essere sottaciuta l’opportunità di una programmazione che tenda ad ottimizzarli come fonte di energia. Il loro corretto riutilizzo è quindi una priorità imprescindibile in una politica del territorio che voglia essere all’avanguardia in questo settore. La raccolta differenziata, il ricupero dei materiali riciclabili, l’educazione dei cittadini su questi temi, la lotta alle micro-discariche abusive e, soprattutto, il ricupero energetico della frazione umida dei rifiuti urbani deve diventare il fiore all’occhiello della nostra politica ambientale. Il nostro Progetto di sito per le energie alternative è stato inserito nel PGT: ora occorre realizzarlo.

La cultura
Civiltà Italiana ritiene che impegnarsi per la salvaguardia e la valorizzazione della nostra Storia, dei nostri monumenti, grandi o piccoli che siano, dei Centri storici, delle tradizioni, delle opere d’arte e di tutto quanto rappresenti in qualche modo la cultura della Brianza, significhi non solo mantenere viva la memoria, indispensabile, del passato ma anche difendere il patrimonio più grande – insieme all’ambiente ed al lavoro – che la nostra zona possiede: l’identità.
Meda e la Brianza sono una particolarità e questa identità merita di essere alla base d’ogni decisione futura. L’obbiettivo principale è quello di creare, finalmente e con stabilità, occasioni di consapevole aggregazione, intrattenimento, riflessione, sensibilizzazione e confronto, coinvolgendo e stimolando la Cittadinanza in eventi, attività ed iniziative.

La sicurezza
Le istituzioni non solo hanno il dovere di essere vicini alla gente, ma devono fare direttamente e indirettamente la loro parte per contrastare la criminalità e vincere quel senso d’insicurezza che opprime la vita di molte persone.
È in quest’ottica che va letto ed interpretato anche il complesso rapporto tra sicurezza ed immigrazione. Non si può sottacere che ad oggi la percentuale di stranieri che commettono reati è superiore rispetto alla loro incidenza sul totale della popolazione italiana. Questi sono in larga parte irregolari e questo fatto contribuisce non poco a rendere complesso il rapporto tra Italiani ed extracomunitari.
La domanda di sicurezza dei cittadini ha sempre più bisogno di risposte integrate: qualità della vita, riordino urbanistico (la stessa progettazione dello spazio urbano può essere orientata alla costruzione di “città sicure”), accesso ai servizi. Inoltre è utile ricordare che gli effetti delle paure moltiplicano la sensazione d’insicurezza in tutti i campi e riducono la voglia di socializzazione. Favoriscono gli atteggiamenti di chiusura, allontanano da quel senso civico che permette ad una comunità di sentirsi un insieme e quindi di rispettarne le regole. Un maggior numero di telecamere ed un pattugliamento costante da parte della vigilanza urbana non è solo auspicabile, è necessario.

La famiglia
L’impegno di Civiltà Italiana nel sociale tenderà al recupero ed al potenziamento dell’istituto della famiglia come elemento primo d’ogni politica che riguardi le persone.
Pur non avendo compiti diretti e gestionali, il Comune può essere in grado di promuovere progetti che riguardino iniziative atte a rimuovere situazioni di difficoltà.
L’Amministrazione pubblica deve lavorare per garantire a tutti un livello minimo di protezione pur nel rispetto delle competenze di ciascun Ente, ed è nostra convinzione che ogni azione politica ed amministrativa deve avere come riferimento la qualità della formazione dei giovani e la valorizzazione degli anziani.
La mancanza di un asilo-nido pubblico si ripercuote negativamente sul livello delle strutture comunali di assistenza all a famiglia che è e resta fattore fondamentale di crescita economica e civile. La crisi incide pesantemente riducendo il potere d’acquisto di salari e stipendi; il Comune di per se stesso ha poche possibilità d’intervento, ma proprio per questo motivo occorre ridurre la dispersione dei fondi destinati agli interventi sociali e indirizzarli là dove i bisogni si manifestano più concretamente.


I trasporti e la mobilità
Favorire i collegamenti pubblici è una necessità. Ma
i problemi principali per la viabilità sono rappresentati dall’attraversamento delle Ferrovie Nord. Il nodo dei passaggi a livello non è superabile solo con interventi comunali, comunque mantenere a senso unico il passaggio tra Via Dante e Viale Francia è illogico: l’apertura del passaggio a doppio senso permetterebbe alle automobili di raggiungere la superstrada senza compiere il giro attorno alla Chiesa parrocchiale con evidenti vantaggi anche sull’intasamento in Via Seveso. Ciò detto la rapida messa in campo di tipologie più flessibili nel centro possono essere favorite da un nuovo Piano del traffico capace di superare gli intoppi di una viabilità non sistematica negli spostamenti.